La principale candidata dell’opposizione socialdemocratica in Svezia è una donna. Lei potrebbe essere la prima donna svedese a ricoprire la carica di primo ministro. Perchè una nazione evoluta come la Svezia abbia aspettato tanto per avere una donna in tale posizione rimane per me un grosso mistero. Vista la parità che c’è tra i sessi in Svezia e visto la divisione uguale del parlamento tra donne e uomini, non vedo perchè una donna non dovrebbe finalmente ricoprire una tale carica.
Mona Sahlin è candidata di una socialdemocrazia ai minimi storici e che si è aggrappata all’appoggio del forte partito verde e dei comunisti per ritornare maggioranza (cosi’ dicono i sondaggi a due mesi dal voto). Mona Sahlin è stata criticata, come spesso accade, da sinistra, per non essere appunto troppo di sinistra.
In effetti non aspettatevi la pasionaria che cita Marx e che si legge il diario del Che in Bolivia prima di andare a letto. Anche la sua biografia non è estremamente “di sinistra”.
Mona Sahlin nasce nel 1957 e all’età di 7 anni fonda il “Barbie club”. Dubito che le bambine che si trovarono a condividere gli ideali della Barbie con la Sahlin si sarebbero mai aspettate di vederla un giorno leader del glorioso e forte partito socialdemocratico svedese(a cui si devono molte delle conquiste oltre che la civiltà e la giustizia sociale deklla Svezia contemporanea.).
Mona inizia la sua adolescenza con la partecipazione all’equiivalente svedese del festival di Sanremo (il Melodifestival), in qualità di vocalista, strappando un onestissimo secondo posto in classifica.
Finalmente a 13 anni la fanciulla scopre di avere in sè grandi istinti libertari e si iscrive al fronte nazionale per la liberazione del Sud Vietnam (in poche parole sta con i Vietcong). Me la immagino nella sua casetta sostituire i colori dei vestiti e le spazzole delle sue Barbie con il rosso austero degli scritti di Ho Chi Minh e Vo Nguyen Giap.
Ma la ragazza cresce e arriva alle prime cariche importanti: in parlamento a 25 anni, e poco dopo ministro per le pari opportunità.
La sua carriera politica ha una interruzione per uno scandalo. Uno scandalo in salsa svedese. Il “Toblerone-affaire”. Viene accusata nel 1995 di avere usato soldi dello stato per fare acquistri personali. Per piacere, non aspettatevi le cifre che un medio politico italiano potrebbe arraffare nell’arco di una giornata. Le cifre parlavano di 5000 euro usate per affittare una macchina, comprare i pannolini per la figliola, qualche pacchetto di sane sigarette e soprattutto i toblerone. In piu’ Mona veniva accusata di non aver pagato il parcheggiodella macchina e di essere in ritardo nel pagamento delle rate dell’asilo per i suoi figli . Un vero scandalo!!
Le accuse si rivelarono infondate o per lo meno non si trovarono vere prove, ma la fanciulla si ritirò lo stesso dalla vita politica dimettendosi. Che dolce suono ha questa parola per chi non la sente troppo spesso: “Dimissioni”..
Adesso è ritornata ed è la maggiore candidata per la guida del paese. Mi ispira l’idea di una donna prima ministro, per cui, Forza Mona!!!
ciao… ti ammiro molto, hai avuto coraggio a lasciare il nostro Paese. per quanto mi riguarda quanto più tempo passa più cresce la voglia di andare via. non mi rispecchio proprio nella nostra bella Italia. peccato che ci sono gli italiani a imbruttirla. non faccio di tutta l’erba un fascio ma la maggioranza al governo mi sta facendo odiare tutto quello che è italiano. vabbè… ho visto il link di radio pop! l’ascolto anche io:)
mi riservo di leggermi qualche vecchio articolo non appena ho un po di tempo nel frattempo di metto fra i preferiti. ciao
Ti capisco
Se non ci fosse il problema(grave) della nostalgia per la famiglia e per gli amici e quello (superabile) del clima rigido, credo proprio che potrei considerarmi soddisfatto. La vita dell’emigrato può essree dura, ma il paese è davvero civile e socialdemocratico come viene descritto, ogni giorno è una sorpresa positiva. Ci sono problemi, ma paragonati con l’Italia sono macchie minuscole in un oceano. E radio pop l’ascolto oggi giorno, e mi arrabbio ancora di piu’…meglio essree lontani per il momento, nn vedo troppe speranze, mi dispiace
Ma questa qui, non era quella che la avevano beccata a rubare un toblerone al supermercato,e poi la costrinsero a pagare con la carta di credito ministeriale?
No, questa storia che stava rubando al supermercato non l’ho trovata da nessuna parte. Il Toblerone affare nasce dal fatto che avesse fatto acquisti(tra cui due toblerone) con la carta di credito ministeriale, quindi con i soldi della collettività
Ma Mona Sahlin non è anche detta, spregiativamente, Mona Muslim? Quali sono le sue posizioni sul problema dell’islamizzazione della Svezia?
eh si come è civile e bella la Svezia..succede solo che gli islamici sono talmente arroganti da fare rivolte nei quartieri periferici delle città svedesi..che civiltà le macchine bruciate e i poliziotti picchiati..che civiltà le minaccie di morta ai vignettisti anti-islam e il rinnegare le tradizioni cristiane per esaltare il multiculturalismo……altro che Italia..complimenti…per non parlare poi dell”aumento degli stupri e altro…Chissà come mai però gli svedesi si sono stufati di qeusto buonismo idiota e hanno votato un partito più estremista della lega e che veniva addirittura censurato…
@Stefano il fatto delle vignette, correggetemi se sbaglio, riguarda la Danimarca (paese meno tollerante della Svezia politicamente).
smettiamola di dare addosso a mussulmani ed all’islam.
concentriamoci sul non farla passare liscia a chi sbaglia, a chi non rispetta la legge, a chi non rispetta il paese ospitante.
Nel mezzo, ci saranno anche musulmani brutti e cattivi che stuprano e rubano, ma rendiamoci conto che uno criminale è un criminale.
Un individuo dannoso per la comunità è quello che è a prescindere dalla sua religione.
Quindi distinguiamoli per quello che sono, non per la religione(qualunque essa sia) che disonorano.
Inoltre,
non c’è stata censura.
L’emittente che si è rifiutata di passare lo spot del partito di estrema destra (che pare stia comunque viaggiando molto bene) è un emittente PRIVATA.
Cioè si vende a chi le pare e non è obbligata a dare lo stesso spazio a tutti.
Inoltre pare che non fossero neanche in possesso della somma necessaria a comprare gli spazi elettorali.
una precisazione che andava fatta.
Sempre più gente, in Olanda, in Svezia, in tutta Europa, comincia a guardare in faccia la realtà, al di là dei pregiudizi politicamente corretti. C’è un’ideologia totalitaria che minaccia seriamente la libertà e la civiltà in Europa. Questa ideologia non vuole contribuire alla società: vuole dominarla. Non vuole competere con altre religioni: le vuole annientare. Questa ideologia non ha niente a che vedere con: libertà di culto, democrazia, dignità della persona, diritti umani.
Si sta infiltrando in Europa usando come cavallo di troia un’immigrazione gestita in modo suicida dalle élites europee, la demografia e gli “utili idioti” del politicamente corretto, delle sinistre (e purtroppo talvolta anche delle destre).
Questa ideologia si chiama Islam, e progetta di sottomettere l’Europa da mille e trecento anni circa.
Si parla di differenze, di aperture all’altro, di libertà di culto, di tolleranza: bene, sia chiaro a tutti che scopo di ogni vero musulmano è combattere per instaurare la sharia su tutto il mondo, e che sotto la sharia non c’è alcuno spazio per tutte queste cose. Chi si fa complice dell’infiltrazione di una pericolosa e aggressiva ideologia totalitaria con tutte le conseguenze che questo potrà avere (sharia in Europa, guerra civile, disgregazione di una civiltà) diventa oggettivamente più dannoso di qualsiasi movimento “di estrema destra” o etichettato come tale.
Bha, è un po vecchiotta questa storia dell’Islam…
l’impero Ottomano ha dominato ed è poi imploso.
E successo ai Greci, è successo a Roma, è successo all’impero Ottomano.
i cattivacci che individui tu dall’altra parte, possono tirare in ballo le crociate.
che facciamo un ping pong per stabilire chi è più indottrinato e chi ha ragione o torto?
concentriamoci con coscienza sui problemi seri e reali che ci sono.
I problemi di integrazione ci sono, è un fatto.
Le persone normali e per bene che vivono in europa hanno paura e si danno purtroppo a partiti di estrema destra che vivono sulla paura, ma che non risolvono niente.
Non tiriamo in ballo la religione, non c’entra.(a meno che non vogliamo farcela entrare per forza da una parte e dall’altra)
L’ultima cosa di cui c’è bisogno è la paura. Bisogna invece ragionare con calma, e cercare di capire.
In tutto il mondo islamico, si va ripetendo ormai da decenni la storia in base alla quale l’Europa verrà conquistata e sottomessa usando immigrazione e demografia. Lo diceva Boumedienne, lo dice Gheddafi, lo dicono i Fratelli Musulmani, si insegna nelle università in Arabia Saudita.
C’è qualcosa di vero in questa storia, o no?
Le religioni non sono uguali. Mentre l’influenza cristiana, pur tra violenze e errori del passato, ha condotto ai diritti della persona e alla democrazia, l’Islam conduce in direzioni completamente diverse. Non è solo una religione: è anche uno stile di vita, una dottrina politica e un modo di relazionarsi con il “resto del mondo”. La pressione islamica non è sentita solo dai popoli europei: la sentono gli induisti dell’India, la sentono i cristiani dell’Africa, la senono i monaci buddhisti della Thailandia. E’ un problema globale, perché l’Islam è comunque in guerra con il resto del mondo, avendo come obiettivo la sottomissione di tutto il pianeta.
Non ho detto che i musulmani sono cattivacci: è molto più complesso il mio giudizio. Ammiro nell’Islam l’incrollabile riferimento a Dio e all’Essere oltre il divenire del mondo, la responsabilità individuale verso la comunità e la determinazione nel seguire le proprie idee. Ma credo che la visione islamica sia inquinata alla radice da una buia e troppo umana volontà di potenza, e che conduca a situazioni negative e pericolose in cui un ottuso conformismo, l’odio, il fanatismo e l’autoritarismo vengono innalzati a doveri religiosi. Vogliamo tutto questo anche in Europa, è questo il futuro che vogliamo? Guardiamo cosa succede in Indonesia, in Africa, in Pakistan, e ovunque nel mondo una forte comunità islamica si trovi a convivere con vicini di casa non islamici. Consentire la formazione di una forte comunità islamica in Europa è un suicidio.
Io vedo fanatici, vedo pazzi, ma non riesco a ricondurli all’islam.
Sono pazzi, criminali e così vanno trattati.
La sharia è la legge islamica, e non è opera di pazzi. E’ una delle più lucide espressioni dell’autoritarismo scientificamente indirizzato a sottomettere l’uomo sotto un pugno di ferro. E’ parte integrante dell’Islam, è il suo esito finale e più coerente. Ed è la negazione dei diritti dell’uomo e della libertà religiosa. Siamo di fronte ad un duplice paradosso: da un lato, si invoca la tolleranza per aprire le porte ad un movimento internazionale che è la negazione più radicale della tolleranza, e che non appena sarà maggioranza abolirà tutti i diritti più sacrosanti. Dall’altra, nell’Europa del 2010, i cosiddetti movimenti di “estrema destra” sono gli unici che veramente si preoccupano di difendere democrazia, liberta, civiltà e diritti. Geert Wilders, Vlaams Belang, Sverigedemokraterna…Spero solo che Sverigedemokraterna porti un po’ di buon senso anche in Svezia, prima che sia troppo tardi.
salut